È attualmente in atto una presa di coscienza di quelle che potrebbero essere le responsabilità legali connesse all’emergenza sanitaria in corso. Gli stessi Stati Uniti d’America in queste settimane hanno deciso di attivare una commissione d’inchiesta per accertare le responsabilità della pandemia.

Molte iniziative si stanno profilando soprattutto a livello internazionale (es: Stati Uniti, Gran Bretagna e India) contro il governo cinese ed organismi sanitari di tale nazione. Anche in Italia fanno capolino le prime isolate iniziative (es: di un Hotel di Cortina) contro le autorità di Pechino per presunte responsabilità nella diffusione del Covid-19 al di fuori dello stato.

Lo Studio Legale Fantini – Cusinato & Massalin ha costituito un gruppo di studio finalizzato a ricercare e valutare, in modo oggettivo e neutrale, la sussistenza o meno di responsabilità di tutti i soggetti, Enti, Autorità nazionali, internazionali e sovranazionali (OMS-WHO), per non aver agito tempestivamente e nel rispetto delle norme internazionali e per non aver da subito valorizzato l’allarme ad esempio sul contagio del virus da uomo a uomo.

Infatti, il tema non è tanto o non solo quello della tempestività delle comunicazioni all’OMS da parte della Cina, ma la gestione successiva da parte del medesimo Organismo internazionale il quale, stando ai rapporti prodotti in questi mesi, ha in verità elogiato le autorità cinesi per come sarebbero intervenute nel limitare l’epidemia; ma se fosse come afferma l’OMS allora lo “sguardo” circa le responsabilità non può non essere rivolto anche altrove.

Gli approfondimenti condotti dalla Studio Legale Fantini – Cusinato & Massalin hanno investito ed investono una molteplicità di fonti scientifiche, politiche e giuridiche prevalentemente internazionali (cinesi, americane ed inglesi) anche mediante tentativi di contatti diretti con l’OMS; ciò con l’obbiettivo di verificare se le paventate responsabilità siano in tutto o in parte riconducibili alle autorità cinesi, ovvero se le stesse vadano ricercate anche nei confronti di altri Enti.

Temi questi da analizzare, ma che allo stato portano già a ritenere come la catena delle responsabilità di quanto accaduto sia complessa e vada indagata in modo approfondito e non possa essere semplicisticamente attribuita al Paese in cui tutto è iniziato.

Lo Studio Legale sta attendendo documenti (di non agevole acquisizione) da Enti internazionali che potrebbero fare luce su questi passaggi e dunque delineare in modo oggettivo coloro che potranno essere in concreto destinatari di future azioni legali risarcitorie.

L’obbiettivo è di concludere la ricerca per poi passare alle iniziative giudiziali che, a prescindere da chi ne sarà il destinatario, avranno così solide basi documentali e giuridiche con la finalità di richiedere il risarcimento in favore degli imprenditori italiani che hanno subito danni per la forzata chiusura e/o rallentamento dell’attività.